Ritorno a Nightside by Simon R. Green

Ritorno a Nightside by Simon R. Green

autore:Simon R. Green [Green, Simon R.]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Fanucci Editore
pubblicato: 2014-02-03T23:00:00+00:00


«Come sempre, d’altronde» risposi generosamente.

Percorremmo le strade di Nightside, attraversando una città sotto assedio. Ormai c’erano angeli ovunque, che si libravano nel cielo notturno, scendevano in picchiata per strappar via dalla strada le loro vittime, e seminavano terrore e distruzione. C’erano grida e urla, fuochi ed esplosioni. Scuri pennacchi di fumo salivano da edifìci in fiamme su tutti i lati. La gente era stata costretta a scendere in strada, mentre le case, i negozi e i nascondigli collassavano alle loro spalle. Dovunque guardassi c’erano statue di sale e corpi infilzati sui lampioni.

Cadaveri bruciati e anneriti erano ammassati nei canali di scolo, e ne vidi uno smembrato, ancora orribilmente vivo e sofferente. Suzie mise fine alla sua pena. A Nightside era arrivato il giorno del giudizio, e la situazione non era affatto piacevole. C’erano spari dappertutto, e tremende esplosioni, e di tanto in tanto sentivo tremare il tessuto del mondo, quando qualche povero disperato lanciava potenti magie contro gli angeli invasori. Niente riusciva a fermarli, o anche solo a frenarli. Uomini grigi con completi grigi restavano innaturalmente immobili nei vani delle porte, o osservavano dai vicoli laterali, oppure uscivano illesi da edifici incendiati. Erano ovunque, e di fronte a loro la gente fuggiva gridando, sospinta come il bestiame verso il macello.

Suzie e io eravamo in strada da neppure cinque minuti quando dal cielo notturno piombò giù un angelo, brillante come una stella cadente, accanito e irrevocabile, con splendenti ali spalancate, diretto proprio verso di me. Io gli lanciai un’occhiataccia eloquente, ma quello continuò ad avvicinarsi. Suzie tirò fuori dalla giacca la custodia della Pistola Parlante, e l’angelo cambiò subito direzione, sfrecciando sopra le nostre teste e passando oltre come una cometa nivea. Suzie e io ci fermammo e ci scambiammo un’occhiata. Suzie soppesò la custodia nella mano.

«Immagino che si sia sparsa la voce sulla Pistola Parlante.»

«E così non abbiamo neanche più l’elemento sorpresa» dissi io.

Suzie tirò su col naso. «Io preferisco l’elemento della minaccia esplicita.»



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